Questo libro è un viaggio dentro la vita. Affronta i temi del dolore, della sofferenza e della morte, di come spesso fuggiamo da tutto questo magari facendo gesti scaramantici.
Ma il continuo divenire e trasformarsi è parte della vita che non sarebbe tale se non fosse attraversata dal dolore e dalla resistenza che facciamo nell’accettarlo.
Abbiamo agende piene di impegni per gli altri e Anna ci dice di segnare anche il nostro nome su quella agenda per iniziare a prendersi cura di noi.
Non è un libro che vi dice cosa fare per evitare la sofferenza o la morte, ma è un libro che vi dice di fermarsi e di guardare le cose con sguardo diverso.. magari scopriamo di vedere ciò che da tempo era proprio lì davanti noi, ma chissà come mai non avevamo ancora visto.
“È stato un insegnamento diverso dal solito come un togliermi le fette di prosciutto dagli occhi, farmi vedere le cose che non vedevo eppure erano lì, sotto i miei occhi, farmi sentire che potevo fidarmi di me ed osare. Ah la consapevolezza…”
Sto imparando a riporre più attenzione e consapevolezza al momento presente e questo è come un “risveglio” che mi permette di godere di quello che c’è e di avere un atteggiamento di accoglienza, benevolenza e gentilezza verso tutto ciò che vivo.
Sorprendentemente mi accorgo che stare semplicemente con quello che c’è ha un enorme potere trasformativo.
Credo che l’MBSR possa essere davvero utile a chi si sente in balia della propria ansia , a chi vive sotto stress e in continua tensione per i ritmi frenetici a cui è sottoposto, a chi desidera vivere in modo più consapevole.
Ho sensibilmente modificato il mio modo di vedere il mondo, ne ho tolto la patina e le ambiguità. Stare con quello che si ha è veramente, per la mia esperienza, il punto di partenza per intenzioni più grandi.
Questo è per me è Mindfulness.
Questo è per me Mindfulness ora, perché sono sicura che mi riserverà ancora delle sorprese.
Posso con consapevolezza ( termine che piace molto ad Anna) affermare che il viaggio intrapreso attraverso il corso MBSR ha prodotto i suoi frutti e lo consiglio a tutti coloro che sentono l’esigenza di “ tirare il freno a mano “ e prendersi del tempo per se.
Lo consiglio anche alle future mamme come me che avranno bisogno di tutta la loro concentrazione per “stare con quello c’è” accettare il dolore e far fiorire una nuova vita che sia come una montagna fiera e consapevole.
Buon cammino a tutti !
Sono accadute molte cose, ed il tutto, seguendo un ritmo dolce e gentile, ognuno come si sentiva di fare, senza competizione o sforzo, imparando che – come instancabilmente Anna ci ripeteva – ed anch’io oggi spesso mi dico: ”va bene così”.
Ho scoperto che mindfullness vuol dire tante cose: la consapevolezza, certo, di noi e del nostro corpo qui ed ora, ma anche, la sicurezza che ogni respiro è occasione di tornare al presente e di un nuovo inizio, la possibilità ma pure la difficoltà del praticare la gentilezza con noi stessi prima che con gli altri, la capacità di vedere le cose per come si pongono a noi nel momento in cui le viviamo, accettandole senza giudicarle e senza giudicare il nostro atteggiamento nei loro confronti, la bellezza e purezza del passare del tempo con noi stessi.
Mi sono rimaste impresse le parole “facciamo con quello che c’è “. Parole che ogni tanto ripeto a me stessa, senza preoccuparmi dell’ansia generata dal “non è abbastanza o manca qualcosa”, no facciamo il tutto semplicemente con quello che c’è, niente di più ..e direi che funziona!
La meditazione la consiglierei a tutti perché:
1. Meditare fa bene a se stessi ed alle persone che ci ruotano intorno
2. Perché Anna è una guida speciale…docile, dolce e profonda
3. Perché no?
Il mio MBSR non è stato un viaggio intimistico.
È stato invece un efficace allenamento per tornare a respirare, a camminare consapevole del mio corpo, un allenamento per decidere il tipo di risposta alle domande poste dagli eventi della quotidianità.
“Qui e ora”, “gentilezza”, “integro”, “ascolto” sono le parole che mi hanno accompagnato e tuttora emergono nelle mie giornate.
L’MBSR, per me, è stato davvero tornare a casa.