Cos’è la Mindfulness?

La mindfulness è una pratica semplice e potente. È semplice in quanto descrive la nostra capacità di essere presenti a ciò che sta accadendo qui e ora (sensazioni, pensieri ed emozioni) in modo intenzionale e non giudicante. È potente perché può interrompere l’abitudine di perdersi nei pensieri, per lo più sul futuro o sul passato, che spesso genera stress e ansia nella vita quotidiana.

Perchè la mindfulness?

Tutti vorremmo una vita meno stressante. Probabilmente molti di noi vivono una vita fatta di tanti se solo: “Se solo avessi un po’ più di tempo, un po’ più soldi, un partner più affidabile, un lavoro meno stressante, una vita meno difficile”.
Siamo spostati verso quello che ci manca per essere felici; siamo pieni di aspettative su di noi, sugli altri, sulla vita. E intanto la vita ci scorre davanti lasciandoci un senso di amarezza e frustrazione.

Altre volte, non abbiamo neanche la lucidità per riconoscere tutto questo: ci sentiamo come un criceto sulla ruota che non è capace di fermarsi.

Altre volte, un evento difficile arriva come una tempesta nella nostra vita e spazza via qualsiasi certezza. Ci sentiamo fuori controllo e stanchi di essere messi alla prova.

La mindfulness ci permette di ritrovare uno spazio personale su cui possiamo fare affidamento. Con la pratica impariamo a rallentare, a mobilitare le nostre risorse interiori e così ritroviamo quella lucidità necessaria per riconoscere cosa succede nella nostra vita e quindi per prendere decisioni.
Attraverso il percorso mindfulness-based iniziamo a prenderci cura di noi e così facendo ci prendiamo cura delle persone e situazioni intorno a noi, riacquisendo un senso di presenza, dignità e lucidità.

Validità scientifica

Quello che rende speciale la Mindfulness è il fatto di essere scientificamente validata. La prima pubblicazione scientifica sulla Mindfulness è del 1982, di Jon Kabat-Zinn. Oggi sono oltre 1200 le pubblicazioni scientifiche che raccontano i benefici dei programmi mindfuless-based in varie applicazioni.
Negli ultimi 40 anni, la ricerca ha dimostrato come la mindfulness possa essere un aiuto efficace nel trattamento di molti problemi di salute mentale e fisica, oltre a migliorare in generale le nostre prestazioni, le relazioni e il benessere.

Le neuroscienze hanno mostrato come la mindfulness è capace non solo di influenzare il funzionamento del cervello, ma anche di modificarlo.

Se sei interessato a approfondire alcune delle ricerche più note sulla mindfulness puoi farlo seguendo questo link.

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Mindful Revolution

Le origini della mindfulness sono antichissime; risalgono agli insegnamenti che 2600 anni fa sono stati offerti dalla tradizione buddista.

Oggi parliamo di mindfulness contemporanea riferendoci alle applicazioni laiche di questa tradizione che hanno avuto un riscontro scientifico.

Il padre della mindfulness contemporanea è Jon Kabat Zinn che nel 1979 ha creato un programma basato sulla mindfulness in ambito sanitario.

Negli anni ’90 il mondo della salute mentale ha sviluppato un protocollo basato sulla mindfulness; è seguito quindi un’interesse dal mondo della scuola, da quello aziendale, dello sport, degli studi legali, delle carceri. In Gran Bretagna il Parlamento ha prodotto un documento in cui la Mindfulness viene considerata come importante strumento per la salute pubblica ed è già stato introdotto nel curriculum scolastico di moltissime scuole. Per tutte queste ragioni nel 2012 il Time ha dedicato una copertina alla Mindfulness parlando di “Mindful Revolution”.

Quello che la mindfulness non è

La mindfulness è dappertutto: nelle scuole, nelle aziende, nei social, nei libri, nelle app questo senza dubbio racconta un grande bisogno del mondo di vivere in modo più autentico e consapevole. Allo stesso tempo, è frequente una certa confusione su cosa veramente è la mindfulness.

Quindi, è utile sfatare qualche mito e raccontare anche quello che la mindfulness non è.

È una religione?

No, la mindfulness non è una religione, nè una setta, nè un sistema di pensiero. La mindfulness è una pratica laica. Appartiene all’ambito della meditazione e il lignaggio è quello della tradizione buddista; eppure non serve sposare alcun credo. Piuttosto che cercare di convincerci di qualcosa a cui credere, ci invita a portare l’attenzione su quello che c’è attualmente nel nostro cuore.

È una tecnica?

No, la mindfulness non è una religione, nè una setta, nè un sistema di pensiero. La mindfulness è una pratica laica. Appartiene all’ambito della meditazione e il lignaggio è quello della tradizione buddista; eppure non serve sposare alcun credo. Piuttosto che cercare di convincerci di qualcosa a cui credere, ci invita a portare l’attenzione su quello che c’è attualmente nel nostro cuore.

Serve a rilassarsi?

La mindfulness ci invita a essere presenti a quello che c’è nel nostro corpo, nella nostra mente, nel nostro cuore. Questa qualità di presenza per molti si traduce in un senso di benessere e in alcuni casi di rilassatezza. Rilassarsi può essere una conseguenza della nostra pratica ma non è l’obiettivo. Pratichiamo mindfulness per imparare a essere svegli e presenti alla nostra vita, per acquisire una lucidità che porta comprensione. 

Serve a svuotare la mente?

La mente non si svuota, semplicemente si impara a fare amicizia con il suo contenuto. Pensare non è un errore e anzi racconta una capacità unica e preziosa per l’essere umano. Con la mindfulness iniziamo a diventare consapevoli della natura dei nostri pensieri, di quelli ricorrenti, di quelli ignorati per tanto tempo, quali intrattenere, quali lasciare andare.

Da dove iniziare?

Sebbene ci siano molti modi per iniziare a praticare mindfulness, è consigliato iniziare attraverso un corso intensivo mindfulness-based che permette di praticare in gruppo, secondo la tradizione di questi insegnamenti, dare continuità alla pratica, avere l’occasione di confronatrsi sulle scoperte, i dubbi della nostra pratica personale.
I percorsi mindfulness-based sono di fatto un allenamento intensivo per tirare fuori quelle risorse che ognuno ha e iniziare a costruire una pratica regolare. Un laboratorio personale da vivere con apertura e curiosità, sospendendo ogni giudizio.

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