Eccoci, arrivati nel mese dell’Avvento, l’attesa del Natale! Dovunque viviamo e qualunque sia la nostra vita, è impossibile non essere toccati da questo periodo dell’anno. Possiamo anche affermare che il Natale non fa per noi…ma certamente saremo raggiunti dalle luci, dai clacson per la strada, dalle pubblicità, dall’eccitazione di tanti. Sì perché tra canzoni, decori, confezioni speciali e panettoni, queste feste entra nelle nostra case. Soprattutto chi ha attorno dei bambini può essere testimone di veri e propri momenti di meraviglia.
Per qualcuno questo periodo può essere particolarmente stressante: file lunghissime, traffico per le strade, nervosismi, attese. Per qualcun altro può essere un momento di inevitabile solitudine: antipatiche dinamiche familiari, il ricordo di persone che non sono più nella nostra vita.
La Mindfulness può essere d’aiuto non solo attraverso la pratica formale – il momento in cui meditiamo – ma soprattutto nella pratica informale e cioè in ogni relazione, nelle tante cose da fare, nelle attese, in come scegliamo di vivere ogni situazione.
Ecco 7 modi per incontrare le feste consapevolmente.
1. Saremo stressati. Accettiamolo e facciamocene una ragione. La buona notizia? Come esseri umani siamo costruiti per incontrare lo stress e superarlo. E’ inutile costruire strategie per resistere allo stress (comprare tutti i regali online, ordinare ogni pietanza in gastronomia): tutte le volte che resistiamo un sentimento o un pensiero spiacevole si presenta ancora più forte e potente. E’ meglio incontrarlo per quello che è. Magari possiamo creare un gesto, una frase che nei momenti di grande stress può ricordarci che va bene così, non c’è nulla da resistere, qualcosa che ci ricordi che passerà anche questa.
2. Prendiamoci cura di noi. Come stiamo? Che pensieri o emozioni ci attraversano ora? Saperlo può aiutarci a fare scelte più giuste per noi e per gli altri. In un periodo che ci invita a programmare, fare liste e dedicarci tanto a intrattenere gli altri, assicuriamoci di prenderci cura di noi. Regaliamoci brevi momenti di pausa per stare con il nostro respiro. Possiamo magari creare delle piccole sveglie nel telefono che ci ricordino di fermarci. Qualsiasi cosa stiamo facendo, osserviamo come sta il nostro corpo, la nostra mente e poi torniamo al respiro. Possiamo anche farlo se siamo con altre persone. Non occorre essere a casa o aspettare il momento ideale per respirare.
3. Diciamo “no” con la stessa positività e leggerezza con cui diciamo “sì“. Le Feste portano spesso con sé una serie di extra impegni che dobbiamo incastrare con le agende già parecchio affollate: la rimpatriata con i compagni tornati in città per le feste, la pizza con la classe dei figli, gli auguri con gli amici della palestra, eccetera eccetera.
Nel momento in cui dobbiamo rispondere a un invito domandiamoci: “Voglio davvero vivere questa esperienza o mi sento un po’ obbligato?”. Prendersi cura di sé vuol dire anche imparare a dire no. Per farlo è necessario sintonizzarci con il nostro sentire, e sapere di cosa abbiamo davvero bisogno e riuscire a incontrare questo “no” né come una scusa né come una contrattazione. Piuttosto, affermare con leggerezza e positività che non siamo disponibili.
4. Restiamo curiosi. Ok, le tradizioni sono sempre bellissime e anche la crema al mascarpone che già sappiamo sarà servita insieme al panettone. E se invece di aspettarci ciò che arriva lo vivessimo come fosse la prima volta? Con la stessa curiosità e apertura. Possiamo forse scoprire qualcosa di nuovo su di noi, sugli altri e anche magari su quella crema al mascarpone che forse non è vero che ci piace così tanto. Magari la stessa curiosità può essere d’aiuto anche quando scartiamo un dono che abbiamo ricevuto? Da dove viene? Le mani che lo hanno incartato e preparato per essere a me destinato. La prima vera curiosità può riguardare il nostro spirito del Natale. Quali sono le radici? Come ci sentiamo veramente in questo periodo dell’anno?
5. Coltiviamo l’empatia. Le cose da fare sono tantissime. Fermiamoci un momento. Sintonizziamoci non solo con la nostra agenda ma con le persone intorno a noi. Magari anche per loro le feste possono rappresentare delle giornate ricche di emozioni le più diverse. Ognuno scala la propria montagna. Proviamo, coltivando l’empatia, a non fare di queste feste qualcosa di personale. Possiamo provare a riconoscere l’umanità della persona che abbiamo davanti, anche lui o lei scala la sua montagna. Perché non mandarle un augurio silenzioso “Che tu possa essere felice”.
6. Restiamo presenti. Le Feste arrivano e poi passano così velocemente che forse vale la pena essere presenti. La tendenza generale è già quella di organizzare liste in modo da ricordare le cose da fare e evitare gli errori degli anni passati. Quando però la nostra testa programma il futuro o rimugina il passato, non è nel momento presente. Perché non godersi quello che c’è e così facendo magari vivere ogni cosa come se fosse la prima volta? Restare nel presente può essere anche un modo per calmare la mente. Tutte le volte che ci sentiamo persi o confusi, lasciamo andare le liste e proviamo a fermarci e sintonizzarci su ciò che sta succedendo ora.
7. Coltiviamo la gratitudine. Trovare ragioni e occasioni per cui essere grati può davvero cambiare la prospettiva di ogni cosa durante le Feste e nella vita in generale. In un periodo in cui si augura e si cerca più felicità, più benessere e più allegria, può essere una vera a propria pratica riconoscere quello che c’è e esserne grati. La pratica in qualche modo può ricondurci al significato di queste feste, alla possibilità di essere vicino alle persone che amiamo e riconoscere l’abbondanza che ci circonda.
Ecco qui. Sette piccoli consigli che mi auguro accompagnino il periodo che vi porterà al Natale. Vi auguro di godere di questo periodo continuando a trovare ragioni per cui essere grati, restando gentili con noi stessi e con gli altri.