Libro

Vivere pienamente, di Anna Li Vecchi Hoepli Editore

Un libro che invita a prendere posto nella propria vita e a confrontarsi con il tema della malattia e della morte. Attraverso la lente della consapevolezza impariamo a riconoscere le paure e le resistenze più frequenti, per scoprire come la preziosità e la fragilità della vita siano di fatto due facce della stessa medaglia.

​Una mappa per orientare chi vive un momento difficile, per i caregiver che accompagnano persone fragili, per chiunque si senta impreparato su un tema così importante e desideri intraprendere un percorso di crescita e consapevolezza.

Una riflessione per imparare a trasformare la sofferenza dandole un nuovo significato.

​Ogni capitolo include delle riflessioni guidate, pratiche mindfulness, racconti di vita vissuta per sperimentare ogni giorno l’invito a vivere pienamente.

Ciao Anna, ti ringrazio per il tuo libro “Vivere pienamente”, che sono finalmente riuscita a leggere e che ho trovato meraviglioso nella sua verità, nella sua delicatezza e nell’umanità con cui tratta questioni non semplici. L’ho sentito scritto con il cuore, e ho sentito che le esperienze che hai vissuto ci sono entrate tutte, trasfigurate. Un arricchimento per chi lo leggerà.

Scritto con il cuorePaola Brunetta

Con questo libro, Anna accompagna – come fa con i corsisti e i praticanti negli incontri in presenza – anche il lettore con “gentilezza e fermezza” in un percorso di scoperta e presenza mentale.

La scoperta non solo, come potrebbe far intuire il tema, della sofferenza e della morte ma, al contrario, della gioia che si incontra nella vita, propria e degli altri.

La stesura umile e sapiente ha il pregio di adattarsi alle necessitá di ciascuno: sia esso il principiante che vuole capire che cosa sia la mindfulness, o il praticante con piú esperienza che desidera ri-attingere alle intenzioni che lo portano a praticare, sia esso un familiare che si scontra, suo malgrado, con la sofferenza o un malato che cerca conforto e senso davanti alla paralizzante realtá del dolore.

Il testo non indulge mai né su rassicuranti filosofie lontane dal mondo né su pratiche pret-a-porter cosi in voga: si sposta, invece, delicatamente poggiando il peso ora su esempi alti e profondi e riferimenti dottrinali solidi, ora su indicazioni pratiche che conducono ad assaggiare o approfondire la pratica della presenza mentale anche nella sofferenza.

Ció che rende questo libro cosi fertile e vero è la palpabile esperienza e competenza di Anna Li Vecchi sia in termini di pratica della mindfulness, sia di pratica della sofferenza umana: il lettore viene accompagnato per mano a partecipare ad alcuni tratti di strada di praticanti e persone affette da patologie ed ha la sensazione di “ricevere in dono” queste esperienze e di poter rispecchiare la propria umanitá nelle vite degli altri.

Vivere pienamente è l’invito ma anche l’intenzione che resta alla fine del percorso per essere pronti non solo davanti alla sofferenza e alla morte ma ancor di piú a cospetto della Vita.

Un invito e un’intenzioneBeppe Pedron

Per VIVERE PIENAMENTE possiamo coltivare il CORAGGIO di tenere DOLORE E GIOIA insieme SENZA CAMBIARE ARGOMENTO, di fronte a malattia e morte.

Così che possiamo imparare ad INCONTRARE LA FINE DELLE COSE , momento dopo momento, con consapevolezza; e avvicinare il dolore degli altri offrendo un ASCOLTO profondo.

Questa consapevolezza TRASFORMA il nostro modo di VIVERE E AMARE

Le parole del libroAlessandra Mauri

Ho letto molti libri e conosciuto vari autori che si sono accostati ai difficili argomenti di malattia, dolore, sofferenza e morte.
Ma nessuno mi aveva ancora portato così in alto e, al tempo stesso, così in profondità, nel contatto con queste verità, tutt’uno con la vita. La Poesia qui lo ha reso possibile, anima di queste pagine e del cuore di Anna, l’autrice che le ha scritte.

 

La poesia tra le pagineMarica Flandoli

Il libro è scritto in modo semplice e profondo e la prima parte appartiene alle fondamentali pratiche introduttive di mindfulness che hanno valore generale e preparano il terreno alla seconda più delicata e impegnativa . Quando si entra in contatto pieno con la malattia e il fine vita si sente la qualità dell’esperienza sul campo dell’autrice. Ed è questa la forza e la preziosità del libro.

Semplice e profondoMarco Iannelli

Affrontare un tema così complesso e difficile come quello della malattia, della sofferenza e della morte richiede una notevole dose di coraggio ma anche preparazione e consapevolezza. Anna Li Vecchi ci riesce magistralmente  e ci offre un’opera che non vuole essere un manuale su come affrontare con la mindfulness la sofferenza e la morte, ma un libro profondo, intenso, scritto davvero col “cuore“ in cui si è guidati ad incontrare ed esplorare con delicatezza e gentilezza, proprie della mindfulness, le difficili emozioni, le paure, le resistenze  che accompagnano quei momenti cruciali della vita. È un libro davvero prezioso che aiuta a trovare un senso alla sofferenza e al dolore, a trasformarli in forza vitale che dona sacralità all’esistenza. Un libro che parla di sofferenza e morte ma che è un inno alla vita.

Un inno alla vitaAnnalisa De Nardo

Un argomento difficile ma affrontato dall’autrice con competenza e saggezza, un testo dalla lettura scorrevole, che dà spunti di vera riflessione e stimoli per una vita piena e consapevole.

Per una vita piena e consapevoleMarco Musetti

Non c’è un momento giusto per leggere questo libro perche’ ogni momento è quello giusto. Per me è come una cara amica che mi sta accanto e mi aiuta a capire. Un libro da non perdere

Quando leggere questo libroBarbara Dimartino

Questo libro è un viaggio dentro la vita. Affronta i temi del dolore, della sofferenza e della morte, di come spesso fuggiamo da tutto questo magari facendo gesti scaramantici.
Ma il continuo divenire e trasformarsi è parte della vita che non sarebbe tale se non fosse attraversata dal dolore e dalla resistenza che facciamo nell’accettarlo.
Abbiamo agende piene di impegni per gli altri e Anna ci dice di segnare anche il nostro nome su quella agenda per iniziare a prendersi cura di noi.
Non è un libro che vi dice cosa fare per evitare la sofferenza o la morte, ma è un libro che vi dice di fermarsi e di guardare le cose con sguardo diverso.. magari scopriamo di vedere ciò che da tempo era proprio lì davanti noi, ma chissà come mai non avevamo ancora visto.

Fare amicizia con la nostra resistenza, anch’essa è una parte di noi e riconoscendola le diciamo: ti vedo.Nicoletta Panciera